Il deposito Iva, quadro normativo - L’articolo 50 bis del D.L. 331/93 - Il D.L. n. 193/2016 - Il Decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze 23/02/2017
Obiettivo del corso è pprofondire i nuovi adempimenti necessari per applicare correttamente le regole in materia di deposito IVA, imposte dall’art. 50-bis del D.L. 30/08/1993, N.331 e dai decreti attuativi del 18/02/1997 e del 23/02/2017. Conoscere le nuove modalità di estrazione dei beni dai depositi IVA e di utilizzo delle dichiarazioni di intento. La prestazione della garanzia: i requisiti di garanzia, le ipotesi di esonero ed i requisiti di affidabilità.
Video presentazione del corso
Dal reverse charge alla prestazione della garanzia
Al centro di questo corso l’evoluzione normativa del D.L. n.331/93, in virtù delle modifiche apportate all’art.50-bis, mediante il decreto legge n.193/2016. Il meccanismo del reverse charge (esempi pratici). I principi affermati dalla Corte di Giustizia Europea mediante la sentenza (Equoland). L’art.50-bis del D.L. 30/08/1993, n.331 prima e dopo la conversione del decreto fiscale (D,L, 193/2016). Il D.M. 23/02/2017: definizione e modalità di prestazione della garanzia prevista dall’art.50-bis; requisiti di garanzia; attestazione relativa alla garanzia e casi di esclusione.
Il deposito Iva - introduzione
L’approfondimento, seppur parziale, che segue, si è reso necessario in conseguenza della pubblicazione del Decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze 23/02/2017 (G.U. n. 64 del 17/03/2017), del quale si era in spasmodica attesa in virtù delle modifiche all’art. 50 bis del D.L. n. 331/93, invero non sempre comprensibili e condivisibili, apportate dal D.L. n. 193/2016 che aveva di fatto previsto sia che l’imposta, all’estrazione delle merci dal deposito Iva, fosse in ogni caso versata materialmente con modello F24, sia la responsabilità solidale del depositario di fatto in tutti i casi.
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Il Corso "Depositi Iva" si struttura su tre moduli, ciascuno composta da una videolezione ed un test di verifica. Per poter passare alla videolezione successiva è necessario superare il test di verifica. Al momento è possibile ripetere il test più volte, se non lo si è superato, consentendo così al discente di poter rivedere il materiale didattico o le parti della videolezione che necessitano un maggiore approfondimento.
Modulo 1: Riferimenti normativi - Definizioni
Questo primo modulo consta di una videolezione, della durata circa 20 minuti e di un test di verifica, che comprende 10 domande a risposta multipla.
In questa prima parte si parte con la definizione e l’escursus normativo che definisce l’istituto del Deposito Iva, partendo dal D.L. 331/93, articolo 50 bis che disciplina le modalità di utilizzo ed i requisiti necessari per poterlo mettere in atto. L’approfondimento, seppur parziale, che segue, si è reso necessario in conseguenza della pubblicazione del Decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze 23/02/2017 (G.U. n. 64 del 17/03/2017), del quale si era in spasmodica attesa in virtù delle modifiche all’art. 50 bis del D.L. n. 331/93, invero non sempre comprensibili e condivisibili, apportate dal D.L. n. 193/2016 che aveva di fatto previsto sia che l’imposta, all’estrazione delle merci dal deposito Iva, fosse in ogni caso versata materialmente con modello F24, sia la responsabilità solidale del depositario di fatto in tutti i casi. Si era cioè espiantato il reverse charge che ad ogni costo si voleva ritenere un metodo non idoneo all’assolvimento dell’imposta e ciò in contrasto sia con quanto la stessa Amministrazione aveva negli anni sempre affermato, sia con la Direttiva comunitaria sull’Iva, sia, infine, con quanto affermato dalla Corte di Giustizia Europea.
Modulo 2: Il comma 4 dell’articolo 50 bis nella sua versione originaria e le modifiche successivamente introdotte
Questo secondo modulo consta di una videolezione, della durata circa 14 minuti e di un test di verifica, che comprende 10 domande a risposta multipla .
Le modifiche esaminate hanno riguardato i commi 4 e 6 dell’art. 50 bis del D.L. 331/93: • nella versione in vigore prima delle modifiche apportate dal D.L. 193/2016; • in quella come modificata dal D.L. 193/2016; • e in quella come modificata dalla Legge 1/12/2016, n. 225, di conversione del D.L. 193/2016. Si è affermato il principio che le operazioni di immissione in libera pratica di beni non comunitari destinati ad essere introdotti in un deposito IVA previa prestazione di idonea garanzia commisurata all'imposta. E si è proceduto con la disamina del comma 4 dell’articolo 50 bis nella sua versione originaria e quindi con le modifiche successivamente introdotte.
Modulo 3: Il comma 6 dell’articolo 50 bis nella sua versione originaria e le modifiche successivamente introdotte
Questo terzo ed ultimo modulo consta di una videolezione, della durata circa 22 minuti e di un test di verifica, che comprende 10 domande a risposta multipla . Si è passati quindi all’analisi delle modifiche al comma 6 dell’articolo 50 bis del D.L. 331/93 e delle modifiche apportate successivamente, andando ad individuare i nuovi adempimenti e responsabilità in capo agli operatori.